TERRITORI CINEMA ARCHITETTURE è una ricerca in divenire che, miscelando fiction e documentari, si dipana lungo tre argomenti tematici, “Urbano/Umano”, “Filmare le Architetture”, “Cinema e Luoghi”.
Il cinema che racconta: gli scenari umani dello spazio urbano contemporaneo, le architetture documentate e ricostruite dallo sguardo dinamico del cinema,
il cinema che si crea e si esibisce nei luoghi topografici.
https://lakecomofilmfestival.com/2015/11/11/territori-cinema-architetture-il-lcff-con-lordine-degli-architetti/
Urbano/Umano
Il rapporto tra cinema e architettura è inscritto nelle origini della settima arte e della città moderna. Da sempre lo spazio urbano è un set privilegiato, per quelle affinità elettive che legano lo sguardo mutevole e “montato” del cinema con la città e suoi ritmi percettivi, con quello stesso effetto shock che caratterizza per Benjamin il cinema. Da questa affinità trae spunto la prima trama della rassegna, “Urbano/Umano”, che vuole raccontare il volto multiforme e frammentato del panorama urbano contemporaneo e dei difficili modelli di convivenza umana. THE HUMAN SCALE di Andreas Dalsgaard è il primo appuntamento, giovedì 12 novembre, pluri premiato documentario presentato alla Biennale di Architettura di Venezia nel 2012, mai distribuito in Italia, sulle basi degli studi di Jan Gehl, iniziati nel 1966 dall’analisi della vita nelle piazze italiane (Ascoli Piceno e Siena in particolare), attraverso esempi che toccano i cinque continenti, mette a confronto pensatori, architetti e urban designer di tutto il mondo scardinando le nostre convinzioni sulla Modernità e analizzando i possibili scenari di una pianificazione che rimetta al centro le persone e i loro bisogni.
A seguire SUL VULCANO di Gianfranco Pannone, presentato quest’estate al Lake Como Film Festival, qui riproposto per lo sguardo particolarmente acuto con cui descrive le relazioni tra natura, urbanità, umanità, in un contesto così peculiare come quello dell’area vesuviana di Napoli.
Ad ampio spettro geografico lo sguardo del documentario MEGACITIES di Michael Glawogger, 12 storie di sopravvivenza che chiudono la sezione “Umano/Urbano”, uno sguardo alle persone che vivono precariamente, ma con un livello insolito di intraprendenza e fantasia, in quattro giganteschi agglomerati urbani: Mumbai, New York, Mosca e Città del Messico.
Filmare le Architetture
“Il percorso dell’essere umano attraverso lo spazio, implica contrasti e inquadrature, cioè una successione di immagini. Nessuna opera architettonica rimane uguale a se stessa: subisce le variazioni della luce, le trasformazioni del contesto, la presenza dell’uomo; l’edificio ha in sé la dinamica del vivere ed i diversi punti di vista scelti possono variarne la comprensione. Ed ecco come l’immagine dinamica cinematografica acquista piena validità nella comunicazione delle architetture”. Così Wim Wenders spiega il senso di “Filmare le Architetture”, seconda trama della rassegna, quella che guarda alla dinamica del cinema nella tridimensionalità dello spazio architettonico, nella mutevolezza nel tempo, in relazione con il contesto umano e naturale che lo attraversa e circonda. “Filmare le Architetture” propone il 10 dicembre INSIDE PIANO di Ila Bêka e Louise Lemoine, un omaggio alle architetture di Renzo Piano con tre brevi documentari che illustrano alcune delle sue importanti realizzazioni: “The Little Beaubourg”, B&B Italia Offices di Novedrate, “The Submarine”, Ircam di Parigi, “The Power of silence”, Fondation Beyler a Bâle in Svizzera.
Alle architetture culturali è dedicata la seconda serata di “Filmare le architetture” con CATHEDRALS OF CULTURE, tre episodi dedicati a tre architetture di importanti istituzioni culturali: “The Berlin Philharmonic”, Berlino, di Hans Scharoun, raccontata dallo sguardo di Wim Wenders; “The National Library of Russia” di Yegor Sokolov San Pietroburgo, per la regia di Michael Glawogger;“Halden Prison”, dello Studio EMA, a Halden, Norvegia, diretto da Michael Madsen. Una occasione per guardare ai luoghi della cultura, l’importanza dell’architettura per creare quegli spazi che sono il simbolo della città come luogo di crescita civile e culturale.
Il terzo appuntamento di “Filmare le Architetture” è dedicato a un’altra figura importante del panorama architettonico contemporaneo, REM KOOLHAAS. Il ritratto a firma di Ila Bêka e Louise Lemoine si compone di due documentari, “Koolhaas Houselife”, costruito intorno alla curiosa figura della domestica della villa realizzata da Rem Koolhaas a Bordeaux, e “Living Architectures”, viaggio nelle architetture di Koolhaas.
Cinema e Luoghi
Il terzo vertice di questo triangolo territori-cinema-architettura è “Cinema e Luoghi”, che vuole mettere in relazione architetture reali e architetture visive. Una traccia che si svilupperà soprattutto nella parte estiva, ma che presenta tre proposte anche in questa dimensione invernale. Due “fuori sede”: il primo all’ex Centro Istruzione IBM di Novedrate, ora Università e-Campus, dove le architetture dialogheranno con la proiezione di PLAYTIME di Jaques Tati, film del 1967, lo sguardo poetico e politico di Tati che osserva il mutamento tra antico e moderno e da innocente resistente ne scopre l’inganno e la beffa; il secondo a Como Lungo le Mura con EXIT THROUGH THE GIFT SHOP di Bansky, un documentario del 2010 attribuito a Banksy, il celebre artista anonimo, che porterà nella particolare dimensione delle mura della città la cultura e le suggestioni visive della Street Art.
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«La rassegna prenderà il via giovedì 13 ottobre, nella Sala Conferenze della Sede dell’Ordine degli Architetti PPC Como in via Sinigaglia 1, presso il prestigioso edificio Novocomum di Giuseppe Terragni, con The Infinite Happiness di Ila Beka e Louise Lemoine e attraverso 8 appuntamenti svilupperà, miscelando fiction e documentari, due traiettorie tematiche Urbano|Umano eFilmare le Architetture».http://casabellaweb.eu/wp/2016/10/12/territori-cinema-architetture/
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