La Mostra sarà affiancata da 62 Partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Sono 5 i paesi presenti per la prima volta: Filippine, Kazakistan, Nigeria, Seychelles e Yemen.
La Mostra REPORTING FROM THE FRONT formerà un unico percorso espositivo dal Padiglione Centrale (Giardini) all’Arsenale, includendo 88 partecipanti provenienti da 37 paesi. Di questi 50 sono presenti per la prima volta, e 33 sono gli architetti under 40.
Ad introdurre il messaggio della nuova Biennale ci pensa l’immagine scelta, una fotografia di una signora su una scala che, salendo sui gradini più alti riesce a scrutare un più vasto orizzonte e, così facendo, conquista un suo “expanded eye”.
L’immagine racconta un momento particolare del viaggio in Sud America di Bruce Chatwin quando incontrò una signora anziana che attraversava il deserto portando una scala di alluminio in spalla. Era l’archeologa tedesca Maria Reiche che studiava le linee Nazca. Viste in piedi sul terreno, le pietre non avevano alcun senso; sembravano nient’altro che pietrisco. Ma dall’alto della scala, le stesse pietre formavano un uccello, un giaguaro, un albero o un fiore.
“Vorremmo che la Biennale Architettura 2016 offrisse un nuovo punto di vista come quello di Maria Reiche dalla scala – racconta Alejandro Aravena – Di fronte alla complessità e alla varietà delle sfide alle quali l’architettura deve dare risposta, REPORTING FROM THE FRONT si propone di dare ascolto a quelli che hanno potuto acquisire una prospettiva e che sono quindi in grado di condividere sapere ed esperienze con noi che stiamo in piedi sul terreno.”
«Cosa vede la signora? Credo soprattutto – riflette Baratta - un suolo desolato fatto di immense zone abitate dall’uomo delle quali l’uomo non può certo andare orgoglioso, realizzazioni molto deludenti che rappresentano un triste infinito numero di occasioni mancate per l’intelligenza e l’azione della civiltà umana. Ma vede anche segni di capacità creativa e risultati che inducono a speranza, e li vede nel presente, non nell’incerto futuro delle speranze e dell’ideologia.»
«REPORTING FROM THE FRONT propone dunque di condividere con un pubblico più ampio, il lavoro delle persone che scrutano l’orizzonte alla ricerca di nuovi ambiti di azione, affrontando temi quali la segregazione, le disuguaglianze, le periferie, l’accesso a strutture igienico – sanitarie, i disastri naturali, la carenza di alloggi, la migrazione, l’informalità, la criminalità, il traffico, lo spreco, l’inquinamento e la partecipazione delle comunità. Propone altresì di presentare degli esempi di sintesi delle diverse dimensioni, dove il pragmatico si intreccia con l’esistenziale, l’attinenza con l’audacia, la creatività con il buon senso.»
I Progetti Speciali
Sono tre i Progetti Speciali della 15. Mostra, il primo promosso dalla Biennale, gli altri due frutto di accordi stipulati con altre istituzioni, organizzati e realizzati dalla Biennale stessa.
L’esposizione curata dall’architetto Stefano Recalcati, dal titolo Reporting from Marghera and Other Waterfronts, analizzerà nella sede espositiva di Forte Marghera (Mestre, Venezia) progetti significativi di rigenerazione urbana di porti industriali, contribuendo a stimolare una riflessione sulla riconversione produttiva di Porto Marghera.
L’accordo di collaborazione con il Victoria and Albert Museum di Londra troverà un suo primo passo nel padiglione delle arti applicate alle Sale d’Armi dell’Arsenale, con il titolo A World of Fragile Parts, a cura di Brendan Cormier.
Infine, in previsione della conferenza mondiale delle Nazioni Unite – Habitat III, che si terrà a Quito in Equador nel mese di ottobre 2016, e nel contesto del programma Urban Age, organizzato congiuntamente dalla London School of Economics e dalla Alfred Herrhausen Society, la Biennale allestirà, sempre alle Sale d’Armi, un padiglione dedicato ai temi dell’urbanizzazione – Report from Cities: Conflicts of an Urban Age ‑ con particolare attenzione al rapporto tra spazi pubblici e spazi privati, curato da Ricky Burdett.
Il programma di conversazioni sull’architettura
La Biennale Architettura 2016 sarà accompagnata per tutto il periodo di apertura da un ampio programma di incontri sui temi e i fenomeni presentati. Ritornano i Sabati dell’Architettura con gli architetti e i protagonisti della Mostra Internazionale curata da Aravena, previsti ogni ultimo weekend del mese. Anche i “Progetti Speciali” saranno arricchiti da una serie di conversazioni e simposi di approfondimento.
Il 16 e 17 luglio si terrà a Venezia, nelle sedi di Mostra, l’annuale convegno Urban Age organizzato dalla London School of Economics Cities, congiuntamente con la Alfred Herrhausen Society della Deutsche Bank.
Il programma completo di tutti gli appuntamenti sarà diffuso prossimamente.
“Biennale Sessions”, il progetto per le Università
Si rinnova per il settimo anno consecutivo, e dopo il successo delle edizioni precedenti, il progetto Biennale Sessions che la Biennale dedica alle istituzioni operanti nella ricerca e nella formazione nel campo dell’architettura, delle arti e nei campi affini, Università e Accademie. L’ʹobiettivo è quello di offrire una facilitazione a visite di tre giorni da loro organizzate per gruppi di almeno 50 tra studenti e docenti, con vitto a prezzo di favore, la possibilità di organizzare seminari in luoghi di mostra offerti gratuitamente, assistenza all’ʹorganizzazione del viaggio e soggiorno. Ad oggi hanno già firmato il protocollo d’intesa 53 istituzioni internazionali da 13 Paesi e da tutti i continenti.
Educational
Anche per il 2016 è prevista l’attività Educational che si rivolge a singoli e gruppi di studenti delle scuole di ogni ordine e grado, delle università e delle accademie d’ʹarte, professionisti, aziende, esperti, appassionati e famiglie. Le iniziative mirano a un coinvolgimento attivo dei partecipanti e si suddividono in Percorsi Guidati e Attività di Laboratorio.
Sito web ufficiale della Biennale Architettura 2016: www.labiennale.org
Hashtag ufficiale: #BiennaleArchitettura2016
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